Descrizione
Giorno della Memoria -
« Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria » (Gustav Meyrink) - « Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario » (Primo Levi).
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo (nazismo) e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
Il testo dell'articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.»
La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebreo, è celebrato anche da molte altre nazioni, tra cui la Germania e la Gran Bretagna, così come dall'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1° novembre 2005.
In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi, Chelmno, e Belzec, ma questi campi detti più comunemente di "annientamento" erano vere e proprie fabbriche di morte dove i prigionieri e i deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo pochi "sonderkommando".
Tuttavia l'apertura dei cancelli ad Auschwitz, dove 10-12 giorni prima i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con se in una "marcia della morte" tutti i prigionieri abili, molti dei quali morirono durante la marcia stessa, mostrò al mondo non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento del lager.
In Italia sono ufficialmente più di 400 le persone insignite dell'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni per il loro impegno a favore degli ebrei persguitati durante l'Olocausto.
« Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria » (Gustav Meyrink) - « Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario » (Primo Levi).
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo (nazismo) e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
Il testo dell'articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.»
La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebreo, è celebrato anche da molte altre nazioni, tra cui la Germania e la Gran Bretagna, così come dall'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1° novembre 2005.
In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi, Chelmno, e Belzec, ma questi campi detti più comunemente di "annientamento" erano vere e proprie fabbriche di morte dove i prigionieri e i deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo pochi "sonderkommando".
Tuttavia l'apertura dei cancelli ad Auschwitz, dove 10-12 giorni prima i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con se in una "marcia della morte" tutti i prigionieri abili, molti dei quali morirono durante la marcia stessa, mostrò al mondo non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento del lager.
In Italia sono ufficialmente più di 400 le persone insignite dell'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni per il loro impegno a favore degli ebrei persguitati durante l'Olocausto.
In ricordo del dramma dell'Olocausto, perchè la Memoria di questi fatti non sia cancellata dallo scorrere del tempo, in occasione del 75° anniversario della liberazione di Auschwitz il Comune di Volpiano, l'Istituto Musicale "L. Lessona", il coro "Imago Vocis", l'Istituto Comprensivo di Volpiano, Vi invitano
Domenica 26 gennaio 2020 ore 17,30
Chiesa Confraternita - via Umberto I, 1
concerto - spettacolo "e adesso sono nel vento"
Rappresentazione di alcuni brani musicali intervallati da testi letti e/o recitati da docenti dell’I.C. Volpiano. La presenza di un narratore aiuterà a “legare” gli avvenimenti per ricostruire il filo della memoria. L’interpretazione di brani musicali a cura del coro Imago Vocis e dell’ensamble musicale farà da contrappunto – e darà risalto – alla narrazione storica ed emozionale della Shoah, evento che verrà collocato all’interno di un più ampio discorso, di riflessione e di approfondimento, sulla nostra civiltà contemporanea.
Tutta la cittadinanza è inviata a partecipare - Ingresso libero
Domenica 26 gennaio 2020 ore 17,30
Chiesa Confraternita - via Umberto I, 1
concerto - spettacolo "e adesso sono nel vento"
Rappresentazione di alcuni brani musicali intervallati da testi letti e/o recitati da docenti dell’I.C. Volpiano. La presenza di un narratore aiuterà a “legare” gli avvenimenti per ricostruire il filo della memoria. L’interpretazione di brani musicali a cura del coro Imago Vocis e dell’ensamble musicale farà da contrappunto – e darà risalto – alla narrazione storica ed emozionale della Shoah, evento che verrà collocato all’interno di un più ampio discorso, di riflessione e di approfondimento, sulla nostra civiltà contemporanea.
Tutta la cittadinanza è inviata a partecipare - Ingresso libero
Indirizzo
Tabaccheria Belligoli, Via Umberto I, 3, 10088 Volpiano TO
Mappa
Indirizzo: Tabaccheria Belligoli, Via Umberto I, 3, 10088 Volpiano TO
Coordinate: 45°12'6,8''N 7°46'34,4''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
Gratuito
Allegati
Documenti
Organizzato da
Comune di Volpiano - Istituto Musicale "L. Lessona", Coro "Imago Vocis", Istituto Comprensivo di Volpiano
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Ultimo aggiornamento pagina: 10/01/2020 11:27:06